Privati alla ricerca di finanziamenti e prestiti: come fare?

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Nel corso della vita di un piccolo risparmiatore capita, talvolta, di aver bisogno di un po’ di liquidità per far fronte a spese impreviste o programmate. In questi casi, il primo pensiero corre al mondo dei prestiti personali, che nell’ultimo decennio è cresciuto per svariati motivi. Se è innegabile come molti nostri connazionali vi facciano ricorso in assenza di liquidità, è altrettanto fuor di dubbio che alcuni ricorrano ad un prestito per difendere i propri risparmi.

Grazie ad un finanziamento, infatti, è possibile evitare lo smobilizzo dei risparmi accantonati, che possono essere utilizzati per finalità considerate prioritarie per una vasta fetta di italiani (ad esempio, l’acconto per l’acquisto della prima casa non finanziabile tramite il mutuo ed altre spese rilevanti ancora). Un approccio più maturo al mondo dei prestiti, diventati un utile strumento di pianificazione anche delle spese del nucleo familiare.

Cosa valutare per stabilire la convenienza di un prestito

Quando si ricorre alla sottoscrizione di un prestito, il primo parametro tenuto in considerazione da ogni singolo risparmiatore è il tasso di interesse applicato dalla finanziaria o istituto di credito, ovvero quanto dovremo restituire, complessivamente, all’ente erogante per la cifra prestata. Esistono due parametri che sono in grado di fornire uno spaccato sulla onerosità del prestito: T.A.N. (tasso annuo nominale) e il T.A.E.G. (tasso annuo effettivo globale).

Il primo rappresenta solo l’onere da dover riconoscere all’ente erogante in termini di interessi: tutti gli altri oneri non sono ricompresi nel calcolo di questo parametro. In buona sostanza, il TAN include solo ed esclusivamente gli interessi da dover riconoscere al soggetto erogante compresi nella rata alla voce “quota interessi”. Ma come noto a tutti i consumatori, i costi inclusi in un finanziamento non si limitano solo a questo capitolo

Molto più esaustivo, in tal senso, il T.A.E.G. (tasso annuo effettivo globale), che dev’essere espresso, chiaramente, nel preventivo rilasciato da ogni singola finanziaria o istituto di credito. Questo parametro, infatti, non comprende solo gli interessi passivi, ma tutti gli oneri e costi da sostenere quando si contrae un finanziamento.

A titolo esemplificativo, nel T.A.E.G. sono incluse le spese di istruttoria della pratica (piuttosto onerose in quanto rapportate, percentualmente, all’importo richiesto), gli oneri da dover sostenere mensilmente (spese incasso rata) e, qualora il contraente la sottoscriva, i costi relativi alla polizza facoltativa da agganciare al finanziamento per coprire alcuni rischi (come invalidità permanente, morte o perdita del lavoro).

Quali sono i prestiti più richiesti e come ottenerli rapidamente

L’evoluzione del mondo del credito è certificata dall’aumento delle tipologie di prestiti a disposizione dei consumatori. Se quello maggiormente richiesto resta, indubbiamente, quello “tradizionale”, che prevede l’erogazione nel conto corrente e il pagamento delle rate sul medesimo, è fuor di dubbio che siano esponenzialmente cresciute altre tipologie di prestito.

Tra esse spicca la cessione del quinto dello stipendio/pensione, che prevede la trattenuta della rata direttamente in busta paga anziché sul conto corrente, viene gradita in misura crescente per la grande comodità che è in grado di offrire, perché rappresenta una soluzione innovativa e disponibile anche per quei soggetti che hanno avuto una segnalazione negativa in Centrale Rischi o nel bollettino telematico dei protesti.

Un’altra forma di finanziamento che sta riscontrando il consenso dei consumatori, è quella dei cosiddetti prestiti senza busta paga, che riguarda categorie di consumatori come disoccupati, casalinghe, partite IVA ed altri ancora: puoi approfondire il tema dei finanziamenti privati senza una busta paga nell’area dei prestiti che non richiedono garanzie sul portale di Prestitimag.

La maggior parte dei prestiti, infine, viene richiesta direttamente online, dov’è possibile ottenere – nella maggior parte dei casi – delle condizioni più economiche rispetto all’ufficio finanziario, con tempi di istruzione delle pratiche ed erogazione della liquidità richiesta certamente più celeri.

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